I colori delle montagne
La mostra Paolo Punzo – Montagne di Lombardia, allestita in contemporanea negli spazi espositivi del MVSA – Museo Valtellinese di Storia ed Arte e del
CAST – il CAstello delle STorie di montagna di Sondrio, ideata dall’agenzia di comunicazione Welcome con il patrocinio e il contributo del Comune di Sondrio, il patrocinio di FLA (Fondazione Lombardia per l’Ambiente) e il contributo determinante della Banca Popolare di Sondrio (Main Partner) e di altri partner privati – vuole essere l’occasione di una riflessione a più voci sul valore della montagna e del suo ecosistema. In particolare i visitatori avranno modo di scoprire, attraverso le sue opere, il pittore Paolo Punzo.
Bergamasco, nato nel 1906 e morto nel 1979, Punzo è definito il “pittore della montagna”: in primo luogo per la sua ampia produzione di opere su tela o tavola raffiguranti le più importanti vette dell’arco alpino della Lombardia, a cominciare da quelle della Valtellina e Valchiavenna, spesso dipinte con la tecnica en plein air.
Ma Punzo è “pittore della montagna” anche e soprattutto perché la sa raccontare e far vivere. Alla base di questa sua abilità sta la sua passione personale: Punzo cresce infatti sia a livello alpino che artistico all’ombra del CAI, e le montagne che dipinge sono le stesse che ha scalato o su cui si è arrampicato, magari con la tavolozza e i colori nello zaino.
La retrospettiva proposta a Sondrio, resa possibile grazie alla collaborazione della galleria Uno Arte, offre un’ampia sintesi della più significativa produzione dell’artista, accompagnando i visitatori dentro i suggestivi paesaggi evocati dalla pennellata spontanea e vibrante, nello sguardo incantato dalla magnificenza delle vette, nelle scelte cromatiche istintive di bianchi, dei blu, degli azzurri che evocano la trasparente solidità dei ghiacciai.
Opere in mostra
Pizzo Bernina e monte Scerscen, Versante Nord, dalla Fuorcla Surlej (Engadina)
1937 • cm 100 x 200 • Olio su tela • Collezione privata
Ortles, Trafojer, Thurwieser, Gran Zebrù e Cevedale dal Madaccio (Stelvio)
1962 • cm 70 x 100 • Olio su tela • Collezione Banca Popolare di Sondrio
Lago di Cassandra e Corni Bruciati
cm 32 x 37 • Olio su tavola • Collezione Banca Popolare di Sondrio
Pizzo Canciano e ghiacciaio dello Scalino dal lago d’Ur
cm 46 x 68 • Olio su tavola • Collezione privata
Cime di Musella e ghiacciaio di Caspoggio dal rifugio Martinelli-Bombardieri
cm 30 x 40 • Olio su tavola • Collezione privata
Biancograt al Piz Bernina dal Piz Morteratch (Engadina)
cm 60 x 80 • Olio su tavola • Collezione privata
Pian del Lupo e testata della Val Sissone da Chiareggio
cm 60 x 80 • Olio su tavola • Collezione privata
Lago Pirola, sullo sfondo le cime di Rosso e Vazzeda
cm 50 x 70 • Olio su tavola • Collezione privata
Monte Disgrazia e Pizzo Ventina dal passo del Ventina
cm 30 x 40 • Olio su tavola • Collezione privata
Dal rifugio Monte Livrio - Cima Tuckett e Punta degli Spiriti
cm 55 x 70 • Olio su tela • Collezione privata
Pizzi Rachele, Sassersa, Giumellino e Cassandra dall’Alpe Ventina
cm 30 x 40 • Olio su tavola • Collezione privata
Gruppo di Sciora e Nord del Cengalo e del Badile visti da Soglio (Val Bregaglia)
cm 62 x 69 • Olio su tavola • Collezione Banca Popolare di Sondrio
Gruppo del Bernina visto da Arcoglio Superiore
1951 • cm 70 x 100 • Olio su tela • Collezione Banca Popolare di Sondrio
Monte Disgrazia visto dal passo del Ventina
1962 • cm 60 x 100 • Olio su tavola • Collezione Banca Popolare di Sondrio
Pizzo Zupò, gruppo del Bernina dai Sassi Rossi
1930 • cm 40 x 30 • Olio su tavola • Collezione privata
Pizzi Rachele, Sassersa, Giumellino e Cassandra dall’Alpe Ventina
1932 • cm 50 x 70 • Olio su tavola • Collezione privata
Versante Nord-Ovest da laghetto presso Fuorcla Surlej (Engadina)
cm 70 x 100 • Olio su tavola • Collezione privata